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IRLANDA - TOUR DI PRIMAVERA 2010




aggiornamento del 11.03.10:
!Ultimi Posti ! - Attenzione: date effettive Dom. 23 / Dom. 30 Maggio 2010


Corsi D'aggiornamento Insegnanti d'Inglese - Finanziamento AICI


Il racconto della vincitrice 2009 del

Corso D'aggiornamento Insegnanti di Inglese finanziato da AICI (CAIFA)


Corso "Staging Intercultural Language Learning" a Cork


"L'esperienza a Cork è stata molto bella, come ti avevo detto non era mai stata in Irlanda e ne sono rimasta affascinata anche io. Il corso è stata interessante, in classe eravamo in 9, 5 italiane, 3 spagnoli ed una collega della repubblica ceca. Si è creato un bel clima e abbiamo trascorso insieme anche il tempo libero. Quanto al tempo, siamo stati abbastanza fortunati perché è piovuto solo un paio di giorni. I primi giorni ho sofferto un po' per il freddo perché venivo da temperature africane qui a pescara e per le lunghe camminate. Io sono una gran pigrona e, abitando in collina, sono abituata a muovermi o in macchina o in motorino. Lì invece si cammina molto, dall'appartamento alla scuola circa 30 min a passo sostenuto ... ti lascio immaginare lo sconforto del primo giorno. Ma mi sono abituata subito ed è stato molto piacevole cambiare per un po', in fondo è così stressante stare sempre in mezzo al traffico! La sistemazione l'ho trovata molto confortevole. Era un appartamento con 5 camere, 2 bagni, cucina e salottino in comune. Siamo state sempre in 4, 2 italiane e 2 spagnole. L'unica cosa di cui non siamo state contente è stata la pulizia, nelle due settimane non è venuto nessuno a pulire, come previsto, e si sono limitati solo alla pulizia delle finestre dall'esterno. Cmq non è stata una sorpresa, anche in inghilterra e scozia mi sono trovata in situazioni simili. In certe cose, abbiamo usanze diverse."
(nella foto "Blarney Castle")


Bando Borsa 2010 disponibile a dicembre 2009.

Oisin and Tir na Nog


IRISH LEGEND

Oisin And Tir Na Nog

Oisin loved poetry, music and song. When he was twenty years old, he was the best-loved poet in Ireland. People came from every province just to hear him read and sing.
One day, a beautiful young maiden came to hear his poems. She had bright blue eyes and long golden hair. Her skin was as clear and fresh as a rose petal.
Her dress was made of the finest silk. Her cloak was embroidered with emeralds and jewels. She wore silver shoes with golden buckles. She rode the finest white horse that was ever seen in Ireland.
Her name was Princess Niamh. She had travelled very far from the land of Tir Na Nog,a magical land far out beyond the western sea. In this land, no one ever grew old. It was a land where the sun never set and the rain never fell. Tir na nog was the land of eternal happiness.
Day after day, Niamh listened to Oisin’s poems and songs. Soon, she fell in love with him. Oisin fell in love with Niamh, and they were both very happy.
Soon the time came for Niamh to return to Tir na nog. She begged Oisin to go with her to Tir na nog. She told him he would never grow old and that he would be happy forever.
Because he loved Niamh so dearly, Oisin agreed to go with her to Tir na nog.
There was much sadness when the people of Ireland waved goodbye to Oisin and Niamh.
Before long, the great white horse was carrying them off to the west.
With just a few galloping strides, they reached the coast at Connemara. Then the horse galloped over the tops of the waves and off out to sea.
When Oisin looked back, Ireland had disappeared below the horizon. In no time at all, they reached the magical land of Tir na nog.
The King and Queen of Tir na nog welcomed Oisin to his new home.
They had heard much about Oisin and his poetry. They were happy to have him as their son-in-law.
The next day, Niamh and Oisin were married.
The wedding feast was the finest evere seen. Everyone in Tir na nog was invited.
Just as in Ireland, everyone in Tir na nog loved Oisin.Both he and Niamh were very happy.
When one year had gone by, Oisin wanted to visit Ireland one more time. He wanted to see his father, who was Finn mac Cumhall. One day, Oisin told Niamh of his plan.
She was very deeply troubled. She feared Oisin might never return from Ireland.
When Oisin promised he would return, Niamh agreed to let him go.
“Be very careful”, warned Niamh, “and do not touch the ground in Ireland. If you do, you will never again return to Tir na nog”. When it was time for Oisin to go, Niamh warned him again.
“Do not dismount from the great white horse. He will bring you back safely to Tir na nog”. Niamh was very sad as she waved goodbye to Oisin.
Before long, Oisin and the great white horse were on their way back to Ireland. Once more, they galloped over the tops of the waves. Soon the coast of Connemare came into view. When they reached Ireland, Oisin could not recognise the land.
Everything had changed. The great plains where Oisin and Finn and the Fianna had roamed were gone. The great Fianna fortresses were in ruins. They were overgrown with briars and brambles. The people’s dress had changed. Oisin asked about Finn and the Fianna. “They have been dead for hundreds of years,” the people told him.
Then Oisin understood what had happened. One day in Tir na nog was the same as a year in Ireland. Oisin had been away for more than three hundred years.
Sadly, he turned back for Tir na nog. On the way, he met some men struggling to move a heavy stone. The men asked Oisin to help. Oisin did not refuse. He reached down from his saddle and picked up the stone with one hand. The men were astonished at Oisin’s great strength. Suddenly, the saddle girth snapped. Oisin fell from the horse.
The moment Oisin touched the ground, he changed. He was no longer a handsome young prince. Instead, he had turned into a withered old man. The great white horse took fright. It galloped back to Tir na nog and was never seen in Ireland again.



The literal translation of Tir na nOg
(from Irish Gaelic) is "Land of the Young",
and is used to refer to the afterlife.

in Irlanda per studiare l'inglese



Corsi d’inglese per adulti, inserimento tutto l'anno
a DUBLINO, CORK, GALWAY, LIMERICK, BELFAST

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base 2 settimane
Corso Generale 20 lezioni
Corso Generale / Business o Toeic - 26 lezioni
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CARATTERISTICHE

Corso di Inglese e Sistemazione in famiglia, mezza pensione, camera singola.
Tutta la nostra esperienza per consigliare il corso più adatto alle esigenze ed agli obiettivi di ciascuno.
A richiesta
Transfer dall’aeroporto alla famiglia;
Altre Sistemazioni (Residence, B&B, Apaprtamento)


La Tigre Celtica va in pensione...

DA IL CORRIERE DELLA SERA on line (Foto: Castello del Re John a Limerick City)
http://www.corriere.it/

I giovani fanno la valigia.
Franck McCourt: la miseria che ho raccontato io è un’altra cosa .

Le ceneri di Limerick

Redditi record, Eden delle multinazionali. Questa era la città-simbolo del miracolo Irlanda. Ora è tutto finito.

Pat Curtis potrebbe parlare per ore. Ha ventitre anni, fa l’operaio, porta la polo slacciata, un giubbino leggero, lo sguardo serio di chi prima di diventare maggiorenne era già in catena di montaggio. Fa freddo nel cortile della sua fabbrica, e la tettoia di plexiglas sotto la quale ci ripariamo non basta a tenere a bada la pioggia. Noi dai brividi abbiamo smesso di fare domande. Pat potrebbe parlare per ore: «Noi irlandesi accettiamo tutto, e anche se ci licenziano non muoviamo un dito. Sa perché? Perché siamo contenti solo quando andiamo a fondo». Il fondo per noi è questa pioggia di ghiaccio, per Pat invece è il maggiore esportatore del paese, la seconda azienda d’Irlanda, che trasferisce all’estero dieci linee produttive mandando a casa 1.900 operai. Si tratta della texana Dell computer, che sbarca sull’isola nel 1990 e l’8 gennaio 2009 si accorge che a Lodz, in Polonia, un operaio lo paghi tre euro all’ora. Molto meno dei 12 euro che pretendono a Limerick, in Irlanda: «Adesso tocca a quelli di Dell, ma a luglio vado a casa anch’io che da sei anni lavoro per un’azienda dell’indotto» dice Pat Curtis. «Per me non mi preoccupo: sono giovane, mi rimetterò a studiare. Ma ora so che lavorare con lealtà non porta a nulla: ci dicevano di non creare problemi perché se no se ne andavano. E se ne vanno comunque».
Dal miracolo al panico. Per anni l’Irlanda è stata la prima della classe, la tigre celtica che a forza di fondi europei e sgravi fiscali passava dal tirare a campare all’euforia del mercato: nel 1988 l’Economist la definiva «la più povera tra i ricchi», nel 2006 le statistiche della Ue le assegnavano un reddito pro capite secondo solo a quello del Lussemburgo. Anni di duro lavoro e consumo improvviso: «C’era molta frenesia» ci dice Niamh Hourigan, giovane ma già quotata sociologa dell’Università di Cork. «Che mimetizzava la paura che tutto potesse finire all’improvviso. Mio marito è svizzero, e mi dice che a Ginevra non ha mai visto l’assalto ai centri commerciali del nostro sabato pomeriggio». È stato un boom lungo, sorprendente, straordinario. Ma bisogna parlarne al passato: nel 2007 i primi scricchiolii, a marzo 2008 un Saint Patrick’s day da brivido con la Borsa che brucia 3,5 miliardi di euro, lo scorso 15 gennaio la nazionalizzazione della terza banca del paese che in dodici mesi era passata da 17 a 0,22 euro ad azione: «Pensare che solo un anno e mezzo fa i partiti di governo hanno vinto le elezioni in nome della stabilità e la competenza economica» si indigna Karan O’Loughlin, dirigente di Siptu, il maggiore sindacato irlandese. Si è sgonfiata la bolla finanziaria, è saltato il bluff immobiliare, per quest’anno si prevede un crollo dei prezzi delle case vicino all’80 per cento. A chiudere il quadro mancavano solo i frutti velenosi della globalizzazione, con le multinazionali che guardano altrove per tagliare i costi e salvare la competitività. Ovunque, ma via dall’Occidente, dall’Irlanda, da Limerick
Piove ancora, fa sempre più freddo e all’ufficio di collocamento ci mostrano le ultime statistiche sulla disoccupazione in città: in un anno i senza lavoro sono aumentati del 65 per cento. Con un viatico del genere, quando torniamo per strada e ricominciamo a gocciolare, ci vuole niente a farci sentire nei panni umidi di Frank McCourt. Sì, perché per il resto del mondo Limerick è soprattutto la protagonista delle Ceneri di Angela, il romanzo che ha incantato dieci milioni di lettori raccontando di una città tormentata da «grandi quinte di pioggia» e di «un’infanzia infelice irlandese e cattolica» di settant’anni fa. McCourt oggi vive a New York, e a Io donna dice che la Limerick che vediamo noi è una ricca città del XXI secolo «mentre quella in cui sono cresciuto io era misera e vittoriana. La differenza è che oggi la gente ha le scarpe ai piedi, capisce?». E che i palazzi sono di vetro e acciaio, i mulini hanno fatto spazio agli alberghi, il centro pedonale è riservato allo shopping: «E soprattutto che non ci sono più tutti quei preti e quelle suore che terrorizzavano la nostra esistenza». Per McCourt oltre alla povertà il boom della “tigre celtica” ha cacciato una pletora di fantasmi: «Il cattolicesimo irlandese non è come quello italiano. Voi non vi prendete mai troppo sul serio, mentre per noi l’inferno era ovunque. Non ho nostalgia per quei tempi, e penso che il progresso economico almeno a questo è servito: gli irlandesi non hanno più paura». Il Pil potrà anche diminuire del 4,5 per cento (previsioni per il 2009), il disavanzo pubblico crescere fino al 9,5, ma Angela non abbasserà più la testa: «Anche se i nostri giovani dovessero emigrare, se ne andrebbero nel mondo forti della loro istruzione, e privi di quel senso di colpa con cui la Chiesa ha tenuto in pugno la mia generazione». Un messaggio limpido, quasi una pacca di incoraggiamento. Eppure Limerick non ama le sue ceneri, e solo a sentire nominare Frank McCourt i più arricciano il naso e si affannano a spiegare che la città di cui parla lui probabilmente non è mai esistita. C’è addirittura chi ha spulciato il best seller arrivando a contare 117 imprecisioni di nomi, luoghi, opere e omissioni: «La verità è che McCourt ha riaperto una ferita dolorosa» ci spiega la sociologa Hourigan. «Chi è sopravvissuto a quella miseria non ama che gliela si ricordi a tanti anni di distanza».
In tempo di crisi le ferite bruciano più del solito. Una è McCourt, lo scrittore che ha regalato alla città una fama sgradita. Un’altra è Moyross, il quartiere che in tutta l’Irlanda vuole dire violenza, droga, emarginazione. Qui anche negli anni migliori la disoccupazione sfiorava il 30 per cento, e anche adesso che i licenziamenti sono più degli investimenti le cose seguono un corso a se stante: «I reati a Moyross stanno diminuendo drasticamente» ci dice Allen Meagher, che nell’area ha lanciato il progetto di editoria sociale Changing Ireland. «Mentre a non cambiare sono il pregiudizio e l’esclusione sociale». Per farci capire di cosa parla, Allen ci carica sulla sua Volkswagen: si fa presto a notare che il quartiere è circondato da mura, in certi tratti da una doppia fila di mura su cui spicca l’avvertenza a tenersi alla larga dal filo spinato. Siamo nella Belfast dei troubles, nella Beirut della guerra civile? Semplicemente nella Limerick appena fuori dal boom, appena dentro la crisi. Oltre il muro ci sono le residenze del Parco Tecnologico, gioiello del sistema universitario cittadino; al di qua duemila persone divise tra chi nell’esclusione ci sguazza e chi non sa più a che santo votarsi. Il governo di Dublino aveva appena lanciato un ambizioso Regeneration project. La preoccupazione è che la crisi si porti via anche i fondi per sanare l’ultimo quartiere in cui McCourt potrebbe ambientare il sequel del suo disperato romanzo.
Ma ce la farà l’Irlanda? E ce la farà Limerick? In città sono in molti ad avere già un nipote in Australia, un figlio in Canada, uno zio nella Russia di Putin. Dopo anni di immigrazione polacca, l’ironia vuole che comincino a farsi vedere anche aziende di Varsavia a caccia di disoccupati irlandesi. Ma nessuno getta la spugna: al freddo di gennaio, in O’ Connell street c’è chi aspetta l’autobus con il piumino d’oca, chi spinge carrelli in maniche di camicia. Michael O’ Donnell, che da dieci anni accompagna i turisti sulle orme dei personaggi di Frank McCourt, dice che gli hanno chiesto se non stiano tornando i tempi delle ceneri di Angela. Lui ammette che non lo sa. Ma di una cosa è sicuro: «Noi irlandesi siamo gente tosta. Ne abbiamo viste di peggiori".


Raffaele Oriani 27 gennaio 2009

QUI BELFAST...



L'ultima pubblicazione di Silvia Calamati

QUI BELFAST. 20 ANNI DI CRONACHE DALL’IRLANDA DI BOBBY SANDS E PAT FINUCANE

(Roma, Edizioni Associate, 2008. Euro 16,00)

ISBN 9788826704814

Qui Belfast è una raccolta di articoli, pubblicati nel corso di vent’anni, con cui Silvia Calamati, oggi collaboratrice di RAI NEWS 24, cerca di aprire ancora una volta una breccia nel muro di omertà e connivenze costruito attorno al conflitto nord-irlandese: una censura il cui prezzo più alto è stato pagato da migliaia di cittadini innocenti. Girando in lungo e in largo le Sei Contee nord-irlandesi la giornalista ha raccolto le voci di gente comune, ma anche di personalità di spicco del mondo politico e culturale e religioso. Ha inoltre seguito il difficile processo politico che ha portato, dagli inizi degli anni Ottanta, alla firma dello storico “Accordo del Venerdì Santo” dell’aprile 1998.
Nonostante tale accordo non si è ancora giunti a una “pace con giustizia” in Irlanda del Nord. Perché sono ancora a piede libero i mandanti dell’assassinio degli avvocati Pat Finucane e Rosemary Nelson, uccisi rispettivamente nel 1989 e 1999? Perché non si conoscono ancora i nomi dei killer del giornalista Martin O’Hagan, assassinato nel 2001? E perché non hanno avuto ancora giustizia le famiglie delle moltissime persone uccise in questi anni a causa della politica di collusioni tra soldati, polizia, servizi segreti e gruppi paramilitari? Perché, infine, le leggi, le istituzioni e le strutture che hanno permesso tali collusioni e violazioni dei diritti umani non sono state ancora eliminate?
Oggi il tentativo di far affievolire in tempi brevissimi una memoria storica di un conflitto in cui Londra ha avuto pesantissime responsabilità si scontra con il pressante bisogno di portare alla luce la verità su quel che è accaduto, così come richiesto dai familiari delle vittime, dai più prestigiosi organismi internazionali per i diritti umani e da giornalisti coraggiosi e indipendenti (come Brian Feeney, del quotidiano The Irish News di Belfast, o Roy Greenslade, del londinese The Guardian), i cui articoli sono riportati in questo libro.
Così scrive Calamati nell’introduzione: “Nel mio lungo rapporto con l’Irlanda del Nord è sempre stata la morte di una persona che mi ha spinto a scrivere o a tradurre, di volta in volta, un libro. Qui Belfast, invece, nasce a seguito di un progetto che è stato recentemente reso pubblico dalle autorità britanniche. L’idea è quella di smantellare il carcere di Long Kesh (quello in cui Bobby Sands e altri nove giovani detenuti irlandesi si lasciarono morire di fame nel 1981, dopo anni di durissime lotte carcerarie), per “riutilizzare” l’enorme area in cui sorgeva la prigione.
Ad oggi non ci è dato sapere se i tentativi di costruire un enorme stadio nel sito dove vi era il carcere di Long Kesh e di cancellare la memoria storica in Irlanda del Nord avranno successo. Né sappiamo se le persone che hanno subito violenza in questi trent’anni di guerra potranno avere un giorno giustizia o se coloro che nelle istituzioni dell’Irlanda del Nord sono stati responsabili di ingiustizie e violenze riusciranno a farla franca. Di certo non basteranno a cancellare tale memoria milioni di sterline, città che cambiano volto di giorno in giorno o un afflusso di turisti mai registrato prima. Quel che è accaduto a Emma Groves, Pat Finucane, Bobby Sands, Rosemary Nelson e a tante altre persone in Irlanda del Nord è radicato profondamente nelle coscienze e fa parte della memoria collettiva della gente. E lo sarà, così come succede da sempre in questo piccolo angolo d’Europa e come le antiche ballate irlandesi ancora oggi testimoniano, per tanto, tanto tempo ancora”.


2001 - "La nave dell'aborto" arrivò a Dublino


Rebecca Gompers è la fondatrice dell’organizzazione olandese “Women On the Wawes” che invia una nave dell’aborto nei paesi dove la pratica è ancora illegale, porta le donne nelle acque internazionali e pratica l’interruzione della gravidanza. La nave è già approdata in Irlanda, Polonia e Portogallo e la prossima estate è programmata la tappa in Sudamerica o in Africa perché gli aborti clandestini sono più pericolosi per le donne dei paesi in via di sviluppo.

Nel 2001, quando tutto era pronto per la prima spedizione si scelse l’Irlanda per vicinanza ai Paesi Bassi e per l’assenza di barriere linguistiche . Rebecca Gomperts racconta come si rese conto di essere stata ingenua . Aveva buoni contatti con alcuni gruppi locali che si battevano per il diritto all’aborto. Questi erano favorevoli ad una campagna di sensibilizzazione ma non volevano che si offrisse alle donne la possibilità di abortire. Cosi il team della WOW decise di distribuire solo la pillola abortiva e di non praticare l’aborto chirurgico. Alla fine della spedizione la nave aveva ricevuto più di 200 telefonate di donne che volevano abortire e Rebecca rimase stupita dell’impatto politico del viaggio. Era come se una donna irlandese andasse ad abortire in Inghilterra con la differenza che la nave rappresentava un simbolo di “libertà di scelta”. Rebecca Gompers ha da quel momento continuato la sua battaglia che non si limita alla mera sensibilizzazione ben sapendo di esporsi a critiche e a ripercussioni negative anche a livello politico. Tuttavia i risultati spesso tangibili come quelli del Portogallo spingono lei e la sua organizzazione ad andare avanti.
(Nel 2004 due navi da guerra portoghesi impedirono alla sua nave di entrare in porto. L’operazione destò u tale clamore che la materia dell’aborto ebbe un ruolo centrale nel dibattito politico per le elezioni del 2005 e nel 2007 è stata ratificata una legge che permette alle donne di abortire.)

(Tratto da The Guardian 2008, Julie Ferry)

DUBLINO - Studio e Lavoro


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Un'occasione per apprendere l'inglese e maturare un'esperienza lavorativa senza troppi costi!
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Esempio d'Itinerario del Nord Irlanda
DUBLIN & NORTHERN IRELAND

Il Nord, ancora poco esplorato che riserva delle suggetive sorprese paesaggistiche.



Giorno 1 – Venerdì: Benvenuti in Irlanda - DublinoArrivo individuale dai vari aeroporti di provenienza. Un rappresentante incontrerà i clienti a cena per le prime informazioni relative al tour. Cena e pernottamento.N.B. Per arrivi a tarda sera sarà prevista una cena fredda e i clienti troveranno un messaggio contenente le disposizioni per l’indomani alla reception dell’hotel.


Giorno 2 – Sabato: da Dublino a CastlebarPrima colazione irlandese. Incontro con il Vostro accompagnatore e visita della città che comprenderà l’ingresso al Trinity College con il Book of Kells e la cattedrale di S. Patrizio. Partenza per Castlebar dove ci si congiungerà al Tour Leader e al resto del gruppo per il proseguimento del tour. Cena e pernottamento.


Giorno 3 – Domenica: Yeats CountyPrima colazione irlandese. La prima tappa di quest’oggi sarà al sito preistorico di Carrowmore. Quindi si prosegue lungo la costa con sosta a Drumcliffe e Mullaghmore Head e ai luoghi cari al poeta W.B.Yeats. Proseguimento per Letterkenny. Cena e pernottamento.


Giorno 4 - Lunedì: DonegalPrima colazione irlandese. Partenza per un escursione nello spettacolare scenario del Donegal. Passando per Ardara e Glenties, lungo la strada panoramica, si raggiungerà il Glenveagh National Park con visita al Glenveagh Castle, un castello in stile baronale scozzese adagiato nel cuore del parco stesso. Sosta per un Irish Coffee tradizionale e proseguimento per Derry. Pernottamento in una manor house appena fuori città per gustare un po’ di stile “old times”. Cena e pernottamento in hotel.


Giorno 5 – Martedì: Sul sentiero dei GigantiPrima colazione irlandese. Visita di Derry con passeggiata lungo le mura e il Tower Museum. Quindi partenza per uno dei monumenti naturali più incredibili esistenti al mondo: le Giant’s Causeway. Così chiamate perché, secondo la leggenda costituivano il sentiero che i giganti percorsero dalla Scozia all’Irlanda. Si prosegue lungo le Glens of Antrim fino a Belfast. Cena e pernottamento in hotel.Optional historic pub walking tour on the evening hours with 1 drink included.


Giorno 6 – Mercoledì: BelfastPrima colazione irlandese. Giro panoramico di Belfast che toccherà le varie parti storiche della città compresi i bacini del porto in cui fu costruito il Titanic. Visita del Ulster Folk and Transport Museum. Quindi, attraverso la bella contea di Down, rientro verso Dublino. Pernottamento in hotel. Optional: serata tradizionale in locale caratteristico.


Giorno 7 - Giovedì: Colazione e trasferimento in aeroporto.


Per Informazioni su Date e Quote di partecipazione contattaci al 06.5412597 o manda una email ad aiciroma@tin.it

GUGLIELMO MARCONI -Lo sapevi che...

Guglielmo Marconi, il noto italiano inventore della radio può vantare una prestigiosa parentela irlandese!

Egli nacque a Bologna nel 1874, figlio di Giuseppe Marconi e Annie Jameson.
La mamma era Irlandese, apparteneva proprio alla famosa famiglia di produttori di Whiskey.
L'inventore delle trasmissioni radio tra i tanti esperimenti, condusse anche delle prove nel 1898 da Dun Laughaire, sulla costa dublinese.

Roddy Doyle e Bisi Adigun

adattamento di "The playboy of the western world", di J.M. Synge

Il famoso scrittore irlandese ed il nigeriano Bisi Adigun (anche musicista e percussionista) hanno lavorato insieme al riadattamento della piece teatrale di J. M. Synge"The playboy of the western world".
Come la versione originale, rappresentata per la prima volta nel 1907 all'Abbey Theatre di Dublino, così il riadattamento nell'autunno 2007.

In questo adattamento l'originale ambientazione in villaggio rurale dell'Irlanda occidentale viene trasposta nella periferia ovest di Dublino e il protagonista da Irlandese diventa nero ed istruito in cerca di asilo politico.

Rotimi Adebari

Il primo sindaco nero d'Irlanda
una storia che ci piace per l'esempio che rappresenta.

Fino al 2004 in Irlanda vigeva una legge secondo la quale i nati in Irlanda avevano diritto alla nazionalità irlandese e ai loro genitori spettava il diritto di residenza..
Quando fu introdotta tale legge erano tempi in cui i cittadini irlandesi non era certo abituati a vedere flussi di migranti da ogni parte del mondo che sceglievano di abitare in Irlanda.
Anzi, erano gli Irlandesi a lasciare la loro casa per destinazioni più fortunate.
Il noto boom economico degli anni '90 ha invece invertito la tendenza.
Nel 1997 una scuola media di Dublino ha accolto il primo studente non irlandese.
La storia di Rotimi Adebari, nigeriano, eletto sindaco il 28 giugno 2007 non è una storia di povertà e miseria.
Figlio di un ingegnere musulmano, si convertiva al cristianesimo creando una frattura con la famiglia. Non avendo per questo motivo vita facile, decideva di partire con la moglie e 2 figli verso una meta lontana. Il 2000 arrivava in Irlanda. Chiedeva il diritto d'asilo che gli veniva rifiutato, ma grazie al terzo genito in arrivo prima dell'abrogazione della vecchia legge sulla residenza, ottiene per se e la sua famiglia il diritto di risiedere in terra iralndese.
Rotimi Adebari, proveniente da studi sociali (scienze politiche), dall'insegnamento ed il giornalismo, è sempre stato attivo socialmente e politicamente così stabilitosi a Portlaoise inizia a studiare le regole del paese che lo ha accolto e a promuovere egli stesso iniziative sociali e di integrazione culturale fino al suo successo elettorale. Il primo sindaco nero nella storia d'Irlanda!

COSA FARE DI UTILE L'ESTATE? VACANZA STUDIO

Se per l'estate non ti piace il mare, ti annoia il vilalggio vacanza, vuoi partire senza i vecchi amici per trovarne di nuovi la vacanza-studio è una buona opportunità per coniugare l'utile e costruttivo aspetto di apprendimento non solo di una lingua ma anche di una cultura e il piacere della vacanza.
Senza limiti di età, dai 18 ai 90 anni, una ottima occasione per visitare nuovi posti in modo utile ed economico.

Con l'ass.ne Italo Irlandese non dovrai preoccuparti di nessun aspetto organizzativo. Noi ci prendiamo cura di te dall'iscirzione al tuo arrivo in famiglia e duante tutto il soggiorno. Gli associati amano al rientro venirci a trovare o scirverci per darci il loro entusiastico resoconto... per poi programmare una nuova partenza l'anno successivo.


Vacanza divertente, internazionale, utile ed economica!




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Summer School in Old Irish

Scuola Estiva di Medievalismo Irlandese
e
IIa Conferenza di Medievalisti

The aim of the summer schools is to facilitate students who wish to improve their knowledge of Old Irish but who are not in a position to sign up for full year courses. Each course involves 60 hours contact time, spread over 10 days and there are three levels: Beginners, Intermediate and Advanced. Students opting for the Intermediate and Advanced options will be asked to take a short test at the beginning of the course so as to identify the best stream for their needs. A video featuring interviews with students from the 2007 courses is posted on the website: http://www.irishmedievalists.com/.

NB! These summer schools are entirely focussed on the acquisition of Old Irish language skills. For a broader exposure to Celtic studies, , taught by leading experts in the field, we would like to draw your attention to the Summer School of the Dublin Institute for Advanced Studies (http://www.dias.ie/) the dates of which are 14th – 26th July .
TWENTY-SECOND IRISH CONFERENCE OF MEDIEVALISTS
Mary Immaculate College, University of Limerick, Thursday to Saturday 26th - 29th June 2008
Chairman: Máire Herbert; Organising Secretary: Catherine Swift
Committee: Anders Ahlqvist, Caoimhín Breatnach, Liam Breatnach, Tomás
Ó Cathasaigh, Dáibhí Ó Cróinín, Ruairi Ó hUiginn, Thomas O'Loughlin,
Katherine Simms
CALL FOR PAPERS: Papers are invited on medieval archaeology, art, history, language and literature (Latin and the vernaculars). Length of papers: 45minutes (15 minutes discussion) or 20 minutes (10 minutes discussion).
Send details of proposed papers by e-mail - at the latest by 31st March 2008 –
E-mail: Catherine.Swift@mic.ul.ie

STAGE LINGUISTICO A DUBLINO

Resoconto degli studenti di una scuola toscana

Dublino, la capitale dell'Irlanda, è una città molto bella. E' piena di palazzi storici, monumenti famosi, musei interessanti a tanti centri di studio. Quando pensiamo all'Irlanda, improvvisamente pensiamo ai suoi grandi parchi verdi: sono assolutamente meravigliosi,stupendamente realizzati e poi sono pieni di gente, che va l� per rilassarsi, mangiare e per incontrarsi. Pensiamo che le persone irlandesi siano molto simili a quelle italiane perch� sono amichevoli come noi. Non capiamo perch� camminano cos� velocemente: sono sempre di fretta!!!!! Amiamo tutto di Dublino, ma non ci piace il cibo, perch� quello italiano � il migliore al mondo. Dublino � particolarmente famosa per gli scrittori irlandesi che ci hanno vissuto, come James Joyce, Oscar Wilde, Beckett, Shaw, Lewis... Ci piace molto andare nel centro citt�, perch� � molto diverso dai nostri; infatti, dove viviamo nessuno cammina nel centro citt�. Dublino � estremamente caotica e rumorosa. Ci sono molte auto e pullman sulle strade. Il clima � molto freddo paragonato a quello italiano e dobbiamo sempre portarci dietro un ombrello perch� c'� la possibilit� che improvvisamente piova. Insomma, Dublino ha pi� lati positivi che negativi, sicch� gente:lasciate le vostre case e volate a scoprire Dublino ed il resto dell'Irlanda!!!!
Diario di Dublino
Mercoled� 16 NovembreSiamo arrivati all'aeroporto di Dublino alle 21 circa. Abbiamo fatto un buon volo anche se il tempo era brutto. Poi abbiamo incontrato le famiglie con cui vivremo questa settimana. Speriamo di migliorare il nostro inglese
Gioved� 17 NovembreQuesto pomeriggio siamo stati al Museo degli Scrittori Irlandesi con la nostra insegnante Maria e abbiamo trascorso l'intero pomeriggio l�. Abbiamo imparato molte cose a proposito dei pi� famosi scrittori irlandesi ( come Joyce, Wilde, Yeats, etc..). E' stato interessante ma un po' noioso se non ti piace la letteratura.
Venerd� 18 NovembreE' stato il terzo giorno a Dublino, un giorno bellissimo. Siamo andati a visitare Numero 29, George street con una Casa Georgiana dove visse Mrs Beattie. La casa era molto carina. Non c'� niente di questo tipo in Italia, infatti siamo stati sorpresi dallo stile architettonico.
Sabato 19 novembreSiamo andati a Sandycove con il nostro insegnate Kieran con la Dart a visitare la Martello Tower dove James Joyce trascorse alcuni giorni della sua vita. E' stato interessante, ma un po' pauroso per le scale buie. Dopo siamo andati sulla spiaggia a piedi e abbiamo anche visto la casa di Bono. Poi siamo andati a Bray ( ancora con la Dart) e abbiamo passato due ore a mangiare e bere in un pub. Finalmente siamo tornati a casa.
Domenica 20 novembreChe giornata meravigliosa! Siamo andati a fare shopping per tante ore nel centro di Dublino abbiamo comprato molti regali. Poi siamo andati all'Olver Gogarty's Pub dove abbiamo ascoltato musica irlandese fino alle 5. Domani andremo a visitare il Trinity College e al Joyce Centre. Speriamo che sar� una bella esperienza.
Shopping a DublinoEra una bella domenica di sole e abbiamo trascorso tutto il giorno a fare acquisti nel centro di Dublino. Nel pomeriggio in un pub, chiamato Gogarty's Pub. La strada principale (Grafton Street) era piena di decorazioni natalizie e anche l'atmosfera era molto allegra, infatti c'erano molti cantanti di strada che suonavano strumenti popolari come arpe e zampogne. Questi sono insoliti in Italia, ma in Irlanda sono molto comuni. Abbiamo visto ogni tipo di negozio passeggiando lungo Grafton Street. Alla fine della strada c'� St. Stephen's Green, un grande centro commerciale dove le persone possono anche andare quando il tempo � brutto. Quando ci siamo andati, siamo rimasti sorpresi dallo stile architettonico poich� ci sono tre piani con tetti in vetro e molte decorazioni natalizie.
Dublino e James JoyceUn genio: questo fu James Joyce. Abbiamo appreso ci� alla Martello Tower che domina la piccola localit� di Sandycove. Infatti questa torre segna uno dei pi� importanti eventi nella vita del poeta: l'ispirazione di Ulysses, il suo capolavoro pi� grande. Ad ogni modo, la torre fu affittata da John Gogarty, uno studente di medicina, anch'egli poeta, che sognava di diventare famoso. Cos� cominci� ad invitare molte delle pi� importanti figure letterarie nella sua torre; uno dei pi� importanti scrittori era, che visse qui per un certo periodo. Gogarty realizz� subito che Joyce era un genio e che sarebbe diventato un poeta migliore di lui. Cos� divenne estremamente geloso e quindi finse di avere un incubo nel quale sogn� una pantera nera e cominci� a sparare alcuni colpi contro Joyce, fingendo di uccidere la pantera. Gli spari colpirono il muro appena pochi centimetri sopra la testa del grande poeta. Questo evento � descritto nel primo capitolo di Ulysses. L'accaduto lo indusse a lasciare la torre. Tuttavia scrisse Ulysses dove si vendic� contro queste persone, deridendo Buck Mulligan che parteggiava per Gogarty. Infatti questo personaggio ha caratteristiche negative: � stupido e le persone che leggono il libro lo capiscono immediatamente. Inoltre la scena di apertura � ambientata alla torre e lo stesso Gogarty seppe che il personaggio di Buck Mulligan � riferito a lui. In questo modo Joyce dimostr� di avere una mente ingegnosa; fu estremamente abile e, attraverso la sua "tecnica del flusso di coscienza", pu� essere considerato uno dei principali autori della letteratura contemporanea. Abbiamo avuto un'esperienza che pensiamo che tutte le persone dovrebbero avere nella loro vita.
The Georgian House at 29, George Street
Nel XIX secolo a Dublino furono costruiti molti palazzi con un nuovo stile, quello Georgiano con alte pareti decorate con lavori in gesso e ampie scale. Il venerd� siamo andati a visitare uno dei pi� conosciuti esempi dello stile georgiano, il Number 29. All'inizio della visita abbiamo guardato un video sulla proprietaria originaria della casa: Olivia Beattie. Grazie a questo video abbiamo potuto capire molte cose sulla vita domestica in una casa georgiana. Dopo abbiamo cominciato la nostra visita tra le stanze dell'abitazione. La prima che abbiamo visitato era una cantina dove i domestici lavavano la verdura e conservavano la carne. La nostra guida ci ha parlato di uno dei servi che faceva questo lavoro: aveva 16 anni e doveva stare nell'umida e fredda cantina senza elettricit� e senza qualcuno che lo aiutasse! Possiamo solo immaginarlo!!! L'altra stanza visitata � stata la cucina, dove abbiamo potuto ammirare un camino e molti strani utensili per cucinare pane o pesce, per depurare l'acqua o conservare le spezie. A proposito delle particolarit� a cui abbiamo fatto caso uscendo dalla cucina c'era un complesso sistema di campanelli; con essi i proprietari potevano chiamare i servi senza uscire dalla stanza dove si trovavano. Poi abbiamo visitato un'altra cantina dove abbiamo visto un tipo di bagno molto strano con una forma alquanto inusuale. La nostra guida ci ha detto che i servi facevano il bagno solamente due volte all'anno!! Dopo aver visitato una piccola camera da letto , siamo andati al piano di sopra e siamo entrati in una grande sala da pranzo, dove potevano danzare, dopo aver spostato il tavolo grande e le sedie. La tavola era preparata con piatti e posate molto preziosi e la stanza era illuminata da molte candele. Vicino alla tavola c'erano dei barili che gli uomini usavano come toilette! Al giorno d'oggi, sembra molto strano ma all'epoca era la normalit�! Al secondo piano c'era una stanza molto grande, completamente vuota con delle belle tende blu: In questa stanza le donne si incontravano prima della cena per mostrare i loro fantastici vestiti. Vicino a questa elegante stanza c'era una stanza più piccola con un piccolo tavolo dove i proprietari bevevano tè e giocavano a carte. Il tè era molto costoso nell'epoca georgiana, così non lo bevevano molto spesso. Al terzo piano abbiamo visitato la camera da letto dei proprietari dove abbiamo visto un piccolo letto; non volevano dormire giacendo come cadaveri!! Sul medesimo piano abbiamo ammirato una meravigliosa stanza per sole donne, dove si truccavano e nessuno poteva entrare senza il loro permesso. All'ultimo piano abbiamo visitato la camera da letto delle baby-sitters e dei bambini con tre letti e molti giochi.Abbiamo trovato questa visita molto interessante e bella. Possiamo affermare che la nostra vita domestica è più semplice rispetto all'età Georgiana.
L'ultimo giorno a DublinoVenerdì mattina i nostri insegnanti di Inglese hanno diviso le nostre classi in quattro gruppi differenti per interpretare quattro famose opere teatrali: The imprtance of being Earnest, Pygmalion, The playboy of Western World e Waiting for Godot. Ci sono personaggi maschili e femminili in ogni opera e noi eravamo felici di avere questa nuova esperienza. La nostra insegnante Maria ci ha dato alcuni consigli su come recitare e l'abbiamo ascoltata con molta attenzione. Abbiamo iniziato a leggere e a comprendere i testi con interesse e abbiamo provato a fare pratica interpretando il ruolo di questi personaggi. Maria ci ha dato altri utili dettagli, cosicchè abbiamo capito il senso di alcune storie e potevamo interpretare i nostri personaggi in una maniera migliore. Nel nostro tempo libero abbiamo studiato il modo di rappresentare le nostre opere e speriamo che sarà una bellissima performance!!